Il suono della libertà: Jarocin

“Dziwny jest ten świat”   L’affermazione del comunismo nella Polonia del secondo dopoguerra è stata cosa non facile: sicuramente è sempre mancata una vera convinzione proveniente “dal basso”, dal popolo, per quanto riguarda l’aderire agli ideali che stavano venendo imposti dopo la liberazione dalla tragica occupazione nazista. Con un’estesa avversione – per motivi storici –… Continua a leggere Il suono della libertà: Jarocin

L’emancipazione femminile attraverso l’attivismo politico: il caso di Vera Figner

Quando ho iniziato a leggere qualche libro sul tema dell’emancipazione femminile nella Russia dell’Ottocento con lo scopo di scrivere la mia tesi su questo argomento, mi sono imbattuta in una serie di nomi di donne appartenenti a classi sociali diverse e con ideologie diverse: nichiliste, femministe liberali o populiste, si trattava in ogni caso di… Continua a leggere L’emancipazione femminile attraverso l’attivismo politico: il caso di Vera Figner

Dai selvaggi anni Novanta agli stabili anni Duemila: protagonisti, eroi e outsiders

C’è una canzone di Liza Monetočka, 90, che riesce a rendere belli e romantici persino i lichie devjanostye; in particolare c’è una frase che dice “negli anni Novanta uccidevano le persone e tutti correvano completamente nudi”. Questo frammento ci aiuta a ottenere una delle diverse chiavi di lettura del mood generale di quel periodo che… Continua a leggere Dai selvaggi anni Novanta agli stabili anni Duemila: protagonisti, eroi e outsiders

Praga fracica: pornografia, lavoro sessuale e queerness nella capitale ceca

Un topos che ricorre spesso nel parlare di determinati posti è quello di usare il nome della città con accanto un aggettivo che dovrebbe descrivere la sua atmosfera, l’impressione che lascia. Faccio un esempio. In film, guide turistiche, libri, articoli, nomi di aziende, recensioni di turisti-clienti Napoli è: violenta, esoterica, velata (ma anche svelata), sotterranea,… Continua a leggere Praga fracica: pornografia, lavoro sessuale e queerness nella capitale ceca

“Siamo fatti di velluto”: uno sguardo sulla Cecoslovacchia del post 1989

… nessuno di noi ha le mani pulite, perdoniamoci a vicenda per ciò che ci siamo fatti, siamo fatti di velluto, siamo teneri, siamo migliori, tutto il mondo ammira i nostri fochisti, i nostri guardiani, i nostri spazzacamini. (Tereza Boučková, Rok kohouta – L’anno del gallo) I periodi di transizione sono tanto complessi quanto affascinanti,… Continua a leggere “Siamo fatti di velluto”: uno sguardo sulla Cecoslovacchia del post 1989

Ladislav Mňačko: raccontare il male da partigiano ferito

Ero un giovane adolescente al mio primo anno di studi di liceo classico, un ragazzino che doveva fronteggiare le sue difficoltà con il greco: il mio professore di lezioni private, divenuto poi uno dei miei migliori amici, mi diede in prestito un libro, aggiungendo che ci fossero enormi possibilità di essere praticamente gli unici lettori… Continua a leggere Ladislav Mňačko: raccontare il male da partigiano ferito

Musica pop e nazionalismo: uno sguardo ragionato sul turbofolk

Nel 1989 esce in Jugoslavia il film “Kako je propao rokenrol” (“Come è caduto il rock’n’roll”), una commedia in tre atti che sullo sfondo di una Belgrado cupa, grigia, grottesca e decadente intende mostrare come il rock in Jugoslavia, che pure aveva avuto un grande successo nel Paese, stesse ormai morendo. Nel primo episodio, diretto da… Continua a leggere Musica pop e nazionalismo: uno sguardo ragionato sul turbofolk

Un dialogo nel nome di Miroslav (Federico) Žvab

Pochi sanno che, tra gli infiniti vicoli stretti di uno dei più grandi centri storici d’Europa – cioè quello di Napoli – c’è una lapide commemorativa bilingue, in italiano ed in sloveno, in memoria di Miroslav (poi Federico) Žvab.   La lapide, inaugurata nel settembre del 2014 in presenza del sindaco di Napoli e dell’allora… Continua a leggere Un dialogo nel nome di Miroslav (Federico) Žvab

“Dove eri nel ’91?”: impatto culturale e strumentalizzazione dell’anno chiave della dissoluzione jugoslava in Croazia

Gdje si bio ’91?, “dov’eri nel ’91?”: questa un’espressione ricorrente, ampiamente usata e abusata in Croazia, dove il mito della difesa della patria, che comprende anche lo smascherare i finti branitelji (“difensori”, con questa parola vengono indicati i veterani di guerra croati) o coloro considerati non abbastanza patriottici, impone ancora, a distanza di trent’anni, il… Continua a leggere “Dove eri nel ’91?”: impatto culturale e strumentalizzazione dell’anno chiave della dissoluzione jugoslava in Croazia

Lo spettro dei grandi: guerra e governo in esilio

Alla data del 3 settembre 1939, Gran Bretagna e Francia dichiaravano dunque ufficialmente guerra alla Germania nazista, ma di fatto già il 12 dello stesso mese fermarono ogni tipo di azione contro di essa. Intanto, a Est, attendeva sorniona l’URSS. Le modalità di attacco delle armate nazista e sovietica furono in fin dei conti simili,… Continua a leggere Lo spettro dei grandi: guerra e governo in esilio

Il seme comunista: origini della Repubblica Popolare di Polonia (PRL) tra storia nazionale, totalitarismi e alleati (1918-1945)

La Polonia del dopoguerra condivise un destino comune a quello di molti altri paesi dell’Est Europa, un destino segnato dall’egemonia e durezza del gigante sovietico. Sebbene le sorti delineatesi dopo il ’45 la accomunarono ai suoi vicini geografici, il caso della Polonia della seconda metà del XX secolo rimane però in parte unico se messo… Continua a leggere Il seme comunista: origini della Repubblica Popolare di Polonia (PRL) tra storia nazionale, totalitarismi e alleati (1918-1945)