Un fragile nido di pietra arrancato su una voragine, un muro giallo (perché questo colore?) ne delimita il diametro. Dentro questo stomaco di roccia vengono digerite le esistenze dei personaggi, che si trascinano fatalmente come ingranaggi di un antico marchingegno di cui non si ricorda più il funzionamento. Così si apre la visione intrisa di… Continua a leggere Il riflesso senziente: i fratelli Strugackij e l’indagine sul caos