1945 e altre storie: racconti di male quotidiano nella letteratura di Gábor T. Szántó

Nella sua multiforme rappresentazione, il male è spesso stato percepito come cosa “altra” dall’uomo. Forza oscura, esterna ed estranea, che si aggira tra gli uomini per indebolirne lo spirito e comprometterne per sempre l’esistenza. Un male che non solo è racchiuso in un’entità assoluta, onnisciente e profondamente depravata, ma la cui esistenza avrebbe uno scopo… Continua a leggere 1945 e altre storie: racconti di male quotidiano nella letteratura di Gábor T. Szántó

La libertà multiforme: Magda Szabó e l’opposizione al realismo socialista

Mi ritrovo ad affermare, con una certa convinzione, che la cacciata dal giardino dell’Eden sia stata in gran parte provocata da quel frutto che noi uomini chiamiamo Poesia. Quando nella seconda metà del Ventesimo secolo un numero sconfinato di “paradisi artificiali” veniva eretto nelle terre dell’Est Europa, molti poeti vennero messi al palo dell’inquisizione, poiché… Continua a leggere La libertà multiforme: Magda Szabó e l’opposizione al realismo socialista

Király Tamás ed El Kazovsky tra performance art e moda

Roland Barthes, saggista e semiologo francese, asserisce che la moda può essere letta tramite uno dei concetti cardine della teoria linguistica Saussuriana: langue e parole. L’abbigliamento sarebbe la langue, un insieme di codici dotato di una loro grammatica e sintassi, che però sono insidiati da sfumature individuali, i cosiddetti atti di parole. In altre parole,… Continua a leggere Király Tamás ed El Kazovsky tra performance art e moda

Due parole su Settembre 1972

Oravecz Imre è uno scrittore ungherese contemporaneo. E nella tipica, triste sorte che tocca fin troppo spesso ai suoi connazionali, è uno scrittore di cui in Italia si sa davvero poco, se non nulla. Per questo devo ringraziare fortemente Edizioni Anfora, sia per la pubblicazione di Settembre 1972, in originale 1972. Szeptember, che per avermelo… Continua a leggere Due parole su Settembre 1972