“Come tacemmo, quella notte, come tacemmo…Ma io debbo, debbo parlare” (Ol’ga Berggol’c, Diario di Febbraio, 1942). Si inizia con un estratto di versi da uno dei poemi più iconici della letteratura russa in tempo di guerra. Ol’ga Berggol’c, poetessa e radiocronista, fa echeggiare la sua voce per tutta Leningrado durante il tragico e indelebile… Continua a leggere “È nel silenzio che accadono le cose più tremende”: Russia vs Russia
Categoria: Russia
Dar’ja Serenko e la Russia che resiste: qualche traduzione
(fonte dell’immagine di copertina: tvrain.ru) In questo breve excursus nella parola resistente (1) si presentano quattro contributi in traduzione: una poesia, un racconto breve, il discorso di un’attivista (2), una petizione collettiva. Se il contesto storico-politico che ne ha motivato la stesura appare come il primo, più evidente, collante tra i testi, si può,… Continua a leggere Dar’ja Serenko e la Russia che resiste: qualche traduzione
Sots-Art: un viaggio iconografico tra denuncia e satira politica
Fondata a Mosca da Vitalij Komar e Aleksandr Melamid in piena epoca brežneviana, la Sots-art risuonò nel torpore culturale di quegli anni, e in risposta ad esso, come una sferzante risata. Utilizzando in parte gli strumenti e i luoghi comuni del loro corrispettivo statunitense, le sots-art decostruirono però un inconscio collettivo plasmato da altri paradigmi,… Continua a leggere Sots-Art: un viaggio iconografico tra denuncia e satira politica
L’ultima artista sovietica: Victoria Lomasko a Brescia
Si è conclusa nei primi giorni di gennaio una mostra dal sapore particolare, che fin dalla sua apertura un paio di mesi fa ha catturato l’attenzione della redazione di Estranei. Il Museo di Santa Giulia a Brescia ha ospitato infatti The Last Soviet Artist, dedicata alla grafica e alle illustrazioni di Victoria Lomasko (Serpukhov, 1978).… Continua a leggere L’ultima artista sovietica: Victoria Lomasko a Brescia
Stanislavskij e la censura sovietica: tutta colpa di Freud (e di Stalin)
Nel 1928, durante i festeggiamenti per il trentesimo anniversario della fondazione del Teatro d’Arte di Mosca (Moskovskij Chudozestvennyj Teatr, MChAT), il sessantacinquenne Konstantin Sergeevič Stanislavskij viene colpito da un grave infarto. È la fine della sua carriera da attore, ma l’inizio della messa a punto del celeberrimo metodo di recitazione che porta il suo nome.… Continua a leggere Stanislavskij e la censura sovietica: tutta colpa di Freud (e di Stalin)
L’emancipazione femminile attraverso l’attivismo politico: il caso di Vera Figner
Quando ho iniziato a leggere qualche libro sul tema dell’emancipazione femminile nella Russia dell’Ottocento con lo scopo di scrivere la mia tesi su questo argomento, mi sono imbattuta in una serie di nomi di donne appartenenti a classi sociali diverse e con ideologie diverse: nichiliste, femministe liberali o populiste, si trattava in ogni caso di… Continua a leggere L’emancipazione femminile attraverso l’attivismo politico: il caso di Vera Figner
Dai selvaggi anni Novanta agli stabili anni Duemila: protagonisti, eroi e outsiders
C’è una canzone di Liza Monetočka, 90, che riesce a rendere belli e romantici persino i lichie devjanostye; in particolare c’è una frase che dice “negli anni Novanta uccidevano le persone e tutti correvano completamente nudi”. Questo frammento ci aiuta a ottenere una delle diverse chiavi di lettura del mood generale di quel periodo che… Continua a leggere Dai selvaggi anni Novanta agli stabili anni Duemila: protagonisti, eroi e outsiders
La bellezza nella cultura russa e ne L’idiota di Dostoevskij: salvezza o perdizione?
Quante volte avete sentito la celebre frase la bellezza salverà il mondo? Utilizzata, riciclata e sciacallata in mille modi, in realtà ha un significato profondo e per nulla superficiale. In molti non sanno che, inoltre, nel romanzo L’idiota di Fëdor Dostoevskij da cui è tratta, in realtà si legge:”Il mondo lo salverà la bellezza”. Il… Continua a leggere La bellezza nella cultura russa e ne L’idiota di Dostoevskij: salvezza o perdizione?
Di malinconie, paure e giovinezza: piccola guida alla nuova scena musicale indipendente russa
Ciò che mi piace delle grandi città è il loro polimorfismo e la libertà di viversele a proprio piacimento. Quando ero a Mosca, da un lato ho vissuto la città della Piazza Rossa con il Cremlino, i cori della Cattedrale di Kazan’, le campane a festa che ti gettano nella spiritualità e nel rigore ortodosso.… Continua a leggere Di malinconie, paure e giovinezza: piccola guida alla nuova scena musicale indipendente russa
Italiani veri: storia del pop italiano in Russia dagli anni Sessanta a Ciao 2021
Sole a Milano, ragazzi con la giardinetta, maschi italiani e tanto, tanto trash: gli speciali di Capodanno di Ivan Urgant sono ormai divenuti un fenomeno di culto, ma se gran parte del dibattito online e sulle testate si concentra sui due speciali russi, poco si sa del perché Urgant abbia scelto proprio l’Italia. La risposta… Continua a leggere Italiani veri: storia del pop italiano in Russia dagli anni Sessanta a Ciao 2021
Un antidoto alla tirannia: il discorso del Nobel di Dmitrij Muratov
L’8 ottobre 2021 è stato conferito il premio Nobel per la Pace al giornalista russo Dmitrij Muratov, uno dei fondatori nonché direttore della testata Novaja Gazeta, giornale indipendente per il quale lavorava anche Anna Politkovskaja. La preoccupazione sulle libertà individuali e d’espressione, insieme alla legge sugli agenti stranieri, sono fra i temi da lui sollevati.… Continua a leggere Un antidoto alla tirannia: il discorso del Nobel di Dmitrij Muratov