Mammalia: il cinema ibrido di Sebastian Mihailescu

Presentato alla Berlinale lo scorso febbraio, Mammalia, l’esordio nella finzione del regista rumeno Sebastian Mihailescu, può essere descritto solamente come un’opera sperimentale. In parte parodia del genere horror elevato, molti ci hanno voluto vedere tematiche legate alle questioni di genere e alla mascolinità fragile. Forse, comprendere interamente questo film è possibile solo ascoltando il regista… Continua a leggere Mammalia: il cinema ibrido di Sebastian Mihailescu

Blue / Red / Deport: dentro la vita di un migrante afghano alle porte dell’Europa

Talib Shah Hossaini è un regista afghano che ormai da un anno è bloccato nel campo di Moria, sull’isola di Lesbo, nel campo rifugiati più grande d’Europa, prima che un incendio nell’autunno del 2020 lo radesse al suolo. È in attesa che le autorità greche decidano del suo futuro: se riconoscergli lo status di rifugiato… Continua a leggere Blue / Red / Deport: dentro la vita di un migrante afghano alle porte dell’Europa

Dai selvaggi anni Novanta agli stabili anni Duemila: protagonisti, eroi e outsiders

C’è una canzone di Liza Monetočka, 90, che riesce a rendere belli e romantici persino i lichie devjanostye; in particolare c’è una frase che dice “negli anni Novanta uccidevano le persone e tutti correvano completamente nudi”. Questo frammento ci aiuta a ottenere una delle diverse chiavi di lettura del mood generale di quel periodo che… Continua a leggere Dai selvaggi anni Novanta agli stabili anni Duemila: protagonisti, eroi e outsiders

Praga fracica: pornografia, lavoro sessuale e queerness nella capitale ceca

Un topos che ricorre spesso nel parlare di determinati posti è quello di usare il nome della città con accanto un aggettivo che dovrebbe descrivere la sua atmosfera, l’impressione che lascia. Faccio un esempio. In film, guide turistiche, libri, articoli, nomi di aziende, recensioni di turisti-clienti Napoli è: violenta, esoterica, velata (ma anche svelata), sotterranea,… Continua a leggere Praga fracica: pornografia, lavoro sessuale e queerness nella capitale ceca

Cannes 2022: i migliori film dell’Est

Al Festival di Cannes, pur non in quantità massiccia come a Venezia, la presenza del cinema dell’Est si fa sentire sempre. È così anche nella 75^ edizione, con tre film in concorso, tre nella sezione Un Certain Regard e uno nel festival collaterale, la Quinzaine. Avendoli visti tutti, di seguito si propone i migliori, chiaramente… Continua a leggere Cannes 2022: i migliori film dell’Est

As Far as I Can Walk: uno sguardo singolare alla situazione dei migranti lungo la rotta balcanica

E se un migrante africano fosse il nuovo eroe nazionale serbo? È questa la domanda che fa da sfondo al film As Far as I Can Walk di Stefan Arsenijević, rivisitazione in chiave contemporanea del poema epico serbo Strahinja Banović, che racconta la situazione dei migranti lungo la rotta balcanica. Più di una reinterpretazione dell’epica,… Continua a leggere As Far as I Can Walk: uno sguardo singolare alla situazione dei migranti lungo la rotta balcanica

L’impero alla fine della decadenza: Aleksej Balabanov e la decostruzione del mito russo

La Russia è una nazione con una caratteristica intrinseca: è il Paese dei contrasti, dove luci e ombre regnano sovrane. Nelle varie narrazioni culturali che la riguardano, vengono spesso ricordate le patine dorate, l’epoca gloriosa della storia russa, gli zar, le zarine, ma mai i lati più torbidi. In questo articolo proveremo pertanto а sdoganare… Continua a leggere L’impero alla fine della decadenza: Aleksej Balabanov e la decostruzione del mito russo

“Siamo fatti di velluto”: uno sguardo sulla Cecoslovacchia del post 1989

… nessuno di noi ha le mani pulite, perdoniamoci a vicenda per ciò che ci siamo fatti, siamo fatti di velluto, siamo teneri, siamo migliori, tutto il mondo ammira i nostri fochisti, i nostri guardiani, i nostri spazzacamini. (Tereza Boučková, Rok kohouta – L’anno del gallo) I periodi di transizione sono tanto complessi quanto affascinanti,… Continua a leggere “Siamo fatti di velluto”: uno sguardo sulla Cecoslovacchia del post 1989

Wild Roses: un focus sul cinema femminile polacco al #TSFF32

Nell’approfondire il cinema dell’Est mi sono spesso stupito nel fatto che, malgrado le discriminazioni che si riscontrano, come ovunque, c’è una grandissima abbondanza di registe al femminile che si sono distinte nelle varie epoche, si pensi a Mészaros, a Šepitko o a Holland. Negli ultimi tempi, del resto, la presenza di regie al femminile dell’area… Continua a leggere Wild Roses: un focus sul cinema femminile polacco al #TSFF32

Sulle tracce di Venedikt Erofeev: un viaggio nel viaggio di Paweł Pawlikowski

Molti conoscono Paweł Pawlikowski, regista polacco e autore di Cold War, con il quale vinse a Cannes nel 2018 il premio per la miglior regia, ma forse pochi sanno che il suo esordio riguarda uno degli scrittori più incredibili del XX secolo, Venedikt Vasil’evic Erofeev: simbolo del postmodernismo russo, scrittore vagabondo, tra gli ultimi bohémien.… Continua a leggere Sulle tracce di Venedikt Erofeev: un viaggio nel viaggio di Paweł Pawlikowski

Le anteprime del Trieste Film Festival 2021

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Circa un mese fa iniziava, questa volta online, la trentaduesima edizione del Trieste Film Festival, l’evento cinematografico italiano maggiormente incentrato sul cinema dell’Est Europa. Pur essendo stata un’edizione virtuale (nel formato ormai collaudato e utilizzato anche da altri festival), si è reso disponibile un catalogo davvero nutrito di film e documentari in anteprima nazionale, tanto… Continua a leggere Le anteprime del Trieste Film Festival 2021