Pubblichiamo qui la trascrizione della tavola rotonda sul teatro contemporaneo dei Balcani con Ivan Medenica, Sasho Ognenovski e Dubravka Vrgoč, coordinati da Natasha Tripney, svoltasi durante il POLIS Teatro Festival. Il video dell’incontro, tenutosi in inglese, è reperibile cliccando su questo link. Natasha Tripney: Buon pomeriggio. Prima di iniziare vorrei che ci prendessimo un attimo… Continua a leggere POLIS Teatro Festival: Il teatro contemporaneo dei Balcani
ARTICOLI
C’era una volta la DDR: Battere i pugni sul mondo di Lukas Rietszchel
Battere i pugni sul mondo, romanzo del giovane esordiente Lukas Rietzschel, si muove nella vita di due bambini a cui fa da sfondo Neschwitz, un piccolo comune vicino a Dresda, ex Repubblica Democratica Tedesca. Raccontata a partire dai primi anni Duemila, la crescita di Philipp e Tobi è tratteggiata a tinte grigie: la povertà culturale… Continua a leggere C’era una volta la DDR: Battere i pugni sul mondo di Lukas Rietszchel
Balcani, teatro e politica: una chiacchierata con Jeton Neziraj
Tra gli ospiti più attesi di quest’edizione del POLIS Festival, il drammaturgo kosovaro Jeton Neziraj ha già all’attivo una carriera prolifica nei teatri di tutta Europa. Noto per il taglio irriverente, farsesco e fortemente politico dei suoi testi, Neziraj tiene in scacco il pubblico e l’establishment culturale interrogandoli sulla propria responsabilità e sui propri pregiudizi,… Continua a leggere Balcani, teatro e politica: una chiacchierata con Jeton Neziraj
Mammalia: il cinema ibrido di Sebastian Mihailescu
Presentato alla Berlinale lo scorso febbraio, Mammalia, l’esordio nella finzione del regista rumeno Sebastian Mihailescu, può essere descritto solamente come un’opera sperimentale. In parte parodia del genere horror elevato, molti ci hanno voluto vedere tematiche legate alle questioni di genere e alla mascolinità fragile. Forse, comprendere interamente questo film è possibile solo ascoltando il regista… Continua a leggere Mammalia: il cinema ibrido di Sebastian Mihailescu
Blue / Red / Deport: dentro la vita di un migrante afghano alle porte dell’Europa
Talib Shah Hossaini è un regista afghano che ormai da un anno è bloccato nel campo di Moria, sull’isola di Lesbo, nel campo rifugiati più grande d’Europa, prima che un incendio nell’autunno del 2020 lo radesse al suolo. È in attesa che le autorità greche decidano del suo futuro: se riconoscergli lo status di rifugiato… Continua a leggere Blue / Red / Deport: dentro la vita di un migrante afghano alle porte dell’Europa
Identità e rivoluzione: la nuova scena musicale ucraina
Recentemente presso la Carnegie Hall di New York si è esibito il Coro Nazionale Ucraino per eseguire Ščedryk, opera meglio conosciuta come Carol of the Bell, la melodia natalizia famosa in tutto il mondo che pochi sanno essere di origine ucraina. Il suo compositore era infatti Mykola Dmytrovyč Leontovyč e il concerto organizzato a… Continua a leggere Identità e rivoluzione: la nuova scena musicale ucraina
“Fottere i santi della madre sul ghiaccio”: scavare nella Romania di Margo Rejmer
Anche io sono stata a Bucarest. Torni così: che Bucarest non ti piace, ma la dovevi vedere, che non ne capisci la logica e il senso e sotto mille strati di intonaco cerchi l’identità di questa “piccola città o grande villaggio” e non la trovi. Se poi decidi che la logica la vuoi capire,… Continua a leggere “Fottere i santi della madre sul ghiaccio”: scavare nella Romania di Margo Rejmer
Your Hope di Maria Chiara Calvani: l’Europa vista in un intreccio di parole
Nel tessere è nascosta una danza, la stessa che il ragno compie per ricamare la sua tela. Questo movimento, che in sé contiene il senso della nostra esistenza, sta al confine tra due mondi, quello che sta dentro al nostro corpo e quelli che sta fuori e che si estende tra le esistenze degli altri.… Continua a leggere Your Hope di Maria Chiara Calvani: l’Europa vista in un intreccio di parole
Dar’ja Serenko e la Russia che resiste: qualche traduzione
(fonte dell’immagine di copertina: tvrain.ru) In questo breve excursus nella parola resistente (1) si presentano quattro contributi in traduzione: una poesia, un racconto breve, il discorso di un’attivista (2), una petizione collettiva. Se il contesto storico-politico che ne ha motivato la stesura appare come il primo, più evidente, collante tra i testi, si può,… Continua a leggere Dar’ja Serenko e la Russia che resiste: qualche traduzione
Sots-Art: un viaggio iconografico tra denuncia e satira politica
Fondata a Mosca da Vitalij Komar e Aleksandr Melamid in piena epoca brežneviana, la Sots-art risuonò nel torpore culturale di quegli anni, e in risposta ad esso, come una sferzante risata. Utilizzando in parte gli strumenti e i luoghi comuni del loro corrispettivo statunitense, le sots-art decostruirono però un inconscio collettivo plasmato da altri paradigmi,… Continua a leggere Sots-Art: un viaggio iconografico tra denuncia e satira politica