L’immagine che le parole “fantascienza sovietica” evocano alla mente è, con buone probabilità, lo spettro evanescente di un appetito cosmico e di una fervida volontà di esplorazione dello spazio. In pochi immaginerebbero un utilizzo della scienza che abbia implicazioni più dirette nelle vicende umane, specie se corporee – così triviali di fronte alla vastità delle… Continua a leggere L’uomo anfibio: l’eroe di Beljaev dalla fantascienza agli abissi di Tarkhankut