La letteratura senza confini di Kapka Kassabova

La maggior parte del mio patrimonio emotivo e creativo rimane balcanico ed est-europeo, anche se la mia mente e la mia visione del mondo sono state formate secondo il modello anglosassone. I Balcani sono il luogo del mio amore e della mia rabbia.   Narratrice, poetessa e instancabile viaggiatrice, Kapka Kassabova ha fatto del suo… Continua a leggere La letteratura senza confini di Kapka Kassabova

Il passato come ossessione, la memoria come cura: Il confine dell’oblio di Sergej Lebedev

Il confine dell’oblio (Predel zabvenija, 2011), romanzo di Sergej Lebedev (1), è una delle espressioni della vera e propria ossessione della letteratura russa contemporanea con il passato – letterario, storico, sociale e famigliare. Variazioni letterarie sul tema del recupero e del confronto, spesso tragico, con la storia russa tutta, sia essa il terribile secolo breve o… Continua a leggere Il passato come ossessione, la memoria come cura: Il confine dell’oblio di Sergej Lebedev

Consigli di lettura per iniziare bene il 2021

La fine di un anno è generalmente tempo di bilanci, l’inizio di uno nuovo di buoni propositi. Soprattutto letterari. Molte delle pagine e dei blog di cultura che seguiamo hanno pubblicato i loro consigli prima delle feste, sia per approfittare del periodo di relativa tranquillità concesso a molti sia per concludere l’anno in bellezza. Noi… Continua a leggere Consigli di lettura per iniziare bene il 2021

Io, Olga Hepnarová. Psicologia di un’emarginazione (in)volontaria

La primavera di Praga, i “sessantottini” e la cruda realtà socialista. Questo è il background storico-culturale che accompagna la vicenda di Olga Hepnarová, giovane protagonista dell’analisi di oggi, ma allo stesso tempo è uno sfondo di cui la stessa protagonista si cura ben poco, a cui è estranea. Nell’allora Cecoslovacchia (ci troviamo nel bel mezzo… Continua a leggere Io, Olga Hepnarová. Psicologia di un’emarginazione (in)volontaria

WR: da Belgrado a New York tra orgasmo e rivoluzione

Buio. Inizia tutto nel respiro cosmico del blu oltremare. Silenzio, poi un battito del cuore, poi una pulsazione stabile che si fa via via più forte nei titoli di testa. Leggiamo di Wilhelm Reich, di paura della libertà, paura della verità e dell’amore, ma leggiamo anche e soprattutto tre parole: gioia di vivere. A oltre… Continua a leggere WR: da Belgrado a New York tra orgasmo e rivoluzione

Il paese dove non si muore mai: echi dall’Albania, un mondo immortale

In queste righe si trovano le mie personali impressioni sulla lettura del libro di Ornela Vorpsi Il paese dove non si muore mai. Ho scelto un tono più personale, questa volta, perché mi è impossibile raccontare con assoluto distacco la storia di un mondo che sento, in parte, anche mio. Non è solo questo. Il… Continua a leggere Il paese dove non si muore mai: echi dall’Albania, un mondo immortale

Lilja 4-ever, storia di un dramma individuale e collettivo

Quando la politica incontra il cittadino, o meglio, quando la teoria incontra l’uomo. Ciò che è accaduto in politica negli anni ’90 delinea il mondo come lo conosciamo oggi, specialmente perché tali eventi hanno lasciato tracce del loro passaggio ancora riscontrabili in luoghi, istituzioni e persone. Concentrandoci come di nostro consueto sulle realtà dell’Est Europa,… Continua a leggere Lilja 4-ever, storia di un dramma individuale e collettivo

Letteratura come atto etico: Guida il tuo carro sulle ossa dei morti ed ecocritica

La scrittura è un atto politico? Le opinioni in merito sarebbero sicuramente discordanti. Del resto, diatribe sull’arte engagé in contrapposizione all’arte per l’arte non si sono mai placate, nonostante -e forse proprio per- il continuo avvicendarsi di punti di vista e modi di fare letteratura sempre in divenire. Se da una parte c’è la concezione… Continua a leggere Letteratura come atto etico: Guida il tuo carro sulle ossa dei morti ed ecocritica