CHI SIAMO

TEAM

Giorgia Maurovich

L’anello mancante tra Gombrowicz e Fabri Fibra. Mamma, mente e memer di Estranei, nasco da mezza istriana dalla parte brutta della linea di Raffaella Carrà e sopravvivo a un’infanzia nel goriziano. Troppo stupida per la teoria, troppo depressa per la pratica, mi interesso di fantascienza, femminismo, tematiche queer e tante altre belle cose che nessuno prende sul serio.

Sara Treviglio

Cantastorie del gruppo e Dua Lipa della bassa padana. Raccolgo le tradizioni che ancora abitano la quotidianità dei Paesi esteuropei per raccontarle qui, con attenzione particolare per l’Ungheria, l’Albania e la cultura siberiana. Sviscero fiabe, canti popolari e folklore per restituire tematiche antiche e allo stesso tempo attuali, che possono fornire importanti spunti di riflessione sull’area.

Alessio Mangiapelo

Se in un pentolone mettete Tafazzi, Ricky Memphis e mpar de tute Adidas dovrei uscire fuori io. A me la slavicità l’hanno un po’ appioppata; chiedere a mamma per reclami. Quando non traduco o studio robe polacche, ho tendenzialmente l’aspetto di Pan Ferdek (Google immagini prima foto).

COLLABORATORI

Sara Latorre

Nata nella Bassa Bergamasca nel 1997, dopo aver letto Dostoevskij e Andrić decide che imparerà le loro lingue. Studia Traduzione e Mediazione Culturale a Udine, dove la passione per il russo diminuisce man mano che cresce quella per il serbo-croato. Dopo la magistrale inizia a lavorare come traduttrice editoriale, con l’obiettivo di portare in Italia le voci femminili e queer della Jugosfera.

Marco Jakovljević

Marchigiano di nascita, di sangue misto dalmato-toscano e inguaribile jugonostalgico, dopo tre anni di russo e tedesco ha deciso di dedicarsi interamente alla jugoslavistica, iniziando allo stesso tempo a collaborare con Estranei. I pilastri della sua vita sono la new-wave jugoslava e l’amore per Anja Rupel. Porta avanti una lotta non violenta contro la musica turbo-folk.

romano marra

Nato nella terra del sole, dei trulli e del mare, ma con la neve, le periferie sovietiche e le chruščëvki nel cuore. Dopo aver vissuto a Mosca e dopo una laurea in lingue e cultural studies, si dedica all’insegnamento dell’italiano, alla traduzione e alla ricerca degli aspetti più marginali e sconosciuti della cultura russa degli anni Novanta che condivide con i tovarišči di Estranei.

martina mecco

Praghese d’adozione, padovana nel cuore, ma attualmente a Roma dov’è dottoranda in boemistica, sebbene i suoi interessi siano così eterogenei da non potersi definire. Si è unita alla gang di Estranei per parlare di arte e letteratura ceca. Inguaribile romantica degli anni Venti, si destreggia anche con la contemporaneità e il cinema, oltre a essere un’intenditrice di pivko e smažák.

DIEGO SBRIGLIA

Classe 1996, napoletano di provincia, laureato in Lettere Moderne alla Federico II e laureando in lingue e culture comparate all’Orientale di Napoli. Studio russo e ceco, amo cinema, musica e letteratura, prediligo il socialismo ma non disdegno la barbarie. Attualmente mi concentro sulla linguistica slava e sulla storia dell’Asia centrale, ma gli amici di Estranei li avevo già conquistati con il socialismo e va bene così.

giorgia spadoni

Acquario ascendente acquario. Ha deciso di studiare bulgaro dopo aver visto Viktor Krum giocare a Quidditch. Lettrice compulsiva di colophon, liste degli ingredienti e manuali d’istruzioni in tutte le lingue che conosce, anche grazie alle sue due lauree. Si interessa di ombrelli bulgari e vini Bolgheri. Sogna un viaggio con Kapka Kassabova. Il suo animale preferito è il lactobacillus bulgaricus.

sara verghi

Oltrepadana di nascita, ma con lo sguardo a Est, dopo la formazione accademica da russista contribuisce a Estranei con contenuti balcanici. Cresciuta al ritmo struggente della sevdah, il buon sangue montenegrino non mente nell’avere come missione quella di diffondere il verbo balcanico a un pubblico italiano ancora troppo ostile. Un bicchiere di vino con un panin… ah no, un Andrić in mano.