Pubblichiamo qui la trascrizione della tavola rotonda sul teatro contemporaneo dei Balcani con Ivan Medenica, Sasho Ognenovski e Dubravka Vrgoč, coordinati da Natasha Tripney, svoltasi durante il POLIS Teatro Festival. Il video dell’incontro, tenutosi in inglese, è reperibile cliccando su questo link. Natasha Tripney: Buon pomeriggio. Prima di iniziare vorrei che ci prendessimo un attimo… Continua a leggere POLIS Teatro Festival: Il teatro contemporaneo dei Balcani
Estranei
Your Hope di Maria Chiara Calvani: l’Europa vista in un intreccio di parole
Nel tessere è nascosta una danza, la stessa che il ragno compie per ricamare la sua tela. Questo movimento, che in sé contiene il senso della nostra esistenza, sta al confine tra due mondi, quello che sta dentro al nostro corpo e quelli che sta fuori e che si estende tra le esistenze degli altri.… Continua a leggere Your Hope di Maria Chiara Calvani: l’Europa vista in un intreccio di parole
Sots-Art: un viaggio iconografico tra denuncia e satira politica
Fondata a Mosca da Vitalij Komar e Aleksandr Melamid in piena epoca brežneviana, la Sots-art risuonò nel torpore culturale di quegli anni, e in risposta ad esso, come una sferzante risata. Utilizzando in parte gli strumenti e i luoghi comuni del loro corrispettivo statunitense, le sots-art decostruirono però un inconscio collettivo plasmato da altri paradigmi,… Continua a leggere Sots-Art: un viaggio iconografico tra denuncia e satira politica
Italiani veri: storia del pop italiano in Russia dagli anni Sessanta a Ciao 2021
Sole a Milano, ragazzi con la giardinetta, maschi italiani e tanto, tanto trash: gli speciali di Capodanno di Ivan Urgant sono ormai divenuti un fenomeno di culto, ma se gran parte del dibattito online e sulle testate si concentra sui due speciali russi, poco si sa del perché Urgant abbia scelto proprio l’Italia. La risposta… Continua a leggere Italiani veri: storia del pop italiano in Russia dagli anni Sessanta a Ciao 2021
Turbofolkissima: un’antologia parziale di musica balcanica
Da sempre ascolto tanta, tantissima musica, a casa, sui mezzi, mentre guido, al lavoro. La mia conoscenza della “musica jugoslava” (qualunque cosa voglia dire) è stata inevitabilmente influenzata dai periodi trascorsi a Zagabria e a Skopje e dagli anni passati in Bosnia Erzegovina. Viene dai viaggi di 15 ore in autobus in cui gli autisti… Continua a leggere Turbofolkissima: un’antologia parziale di musica balcanica