Dai selvaggi anni Novanta agli stabili anni Duemila: protagonisti, eroi e outsiders

C’è una canzone di Liza Monetočka, 90, che riesce a rendere belli e romantici persino i lichie devjanostye; in particolare c’è una frase che dice “negli anni Novanta uccidevano le persone e tutti correvano completamente nudi”. Questo frammento ci aiuta a ottenere una delle diverse chiavi di lettura del mood generale di quel periodo che… Continua a leggere Dai selvaggi anni Novanta agli stabili anni Duemila: protagonisti, eroi e outsiders

Di malinconie, paure e giovinezza: piccola guida alla nuova scena musicale indipendente russa

Ciò che mi piace delle grandi città è il loro polimorfismo e la libertà di viversele a proprio piacimento. Quando ero a Mosca, da un lato ho vissuto la città della Piazza Rossa con il Cremlino, i cori della Cattedrale di Kazan’, le campane a festa che ti gettano nella spiritualità e nel rigore ortodosso.… Continua a leggere Di malinconie, paure e giovinezza: piccola guida alla nuova scena musicale indipendente russa

L’impero alla fine della decadenza: Aleksej Balabanov e la decostruzione del mito russo

La Russia è una nazione con una caratteristica intrinseca: è il Paese dei contrasti, dove luci e ombre regnano sovrane. Nelle varie narrazioni culturali che la riguardano, vengono spesso ricordate le patine dorate, l’epoca gloriosa della storia russa, gli zar, le zarine, ma mai i lati più torbidi. In questo articolo proveremo pertanto а sdoganare… Continua a leggere L’impero alla fine della decadenza: Aleksej Balabanov e la decostruzione del mito russo

Di libertà, acidi e cosmonauti: breve storia del rave e di Ptjuč

In questo articolo si parlerà ancora una volta di cultura non ufficiale: di rave, di club, di serate sfrenate e di libertà. È un fenomeno piuttosto recente che trova collocazione negli anni Novanta, periodo che si trova in una zona grigia: è un passato che non è diventato storia a tutti gli effetti, ma occupa… Continua a leggere Di libertà, acidi e cosmonauti: breve storia del rave e di Ptjuč

Di Perestrojka, chitarre e cambiamenti: Viktor Coj e i Kino

Una tazza da tè ingiallita, l’odore persistente di sigaretta e pod’ezd e fuori l’ennesima nevicata che ha coperto tutto il davanzale. Nelle cuffie pačka sigaret di Coj che mi invita a uscire per la strada e a fumare insieme a lui e io non rifiuto la proposta. Mentre sono fuori mi godo quel momento: Mosca… Continua a leggere Di Perestrojka, chitarre e cambiamenti: Viktor Coj e i Kino